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Sintesi del convegno SISSC 2025

Le due giornate del nostro convegno annuale sono state caratterizzate da un buon livello di interesse e partecipazione generale, con la presenza costante di una cinquantina di persone in sala, più circa altrettanti che hanno seguito online le due giornate.

Gilberto CamillaGilberto Camilla ha aperto l’evento nel primo pomeriggio di venerdì 3 ottobre con i saluti e una breve sintesi dei 35 anni di vita della SISSC. In collegamento video, Nerio Bonvicini (tesoriere SISSC) ha poi esplorato la figura di una sensitiva attiva negli anni ’50, nota per la sua presunta capacità di diagnosi a distanza ed esempio significativo di trance chiaroveggente, sintetizzando la ricerca condotta dal Centro Studi Parapsicologici di Bologna. È seguita una breve discussione, soprattutto a chiarimento degli eventi presentati, basata su alcune domande in sala e qualche commento scettico, citando un’inchiesta del CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, organizzazione di controllo dei presunti fenomeni paranormali attiva dal 1988) che aveva già messo in dubbio le reali capacità di questa persona. 

Dopo aver condotto il workshop sull’ipnosi nella mattinata, Angelo Gonella e Giustina Veneziano ne hanno ripercorso l’evoluzione sia a livello storico-terapeutico sia sulla base della ultime indagini scientifiche, dettagliando infine le potenzialità dell’ipnosi nelle attuali applicazioni a livello medico. C’è stata poi un’ampia disamina di Giuseppe Cazzetta (responsabile di Visione Curativa) sugli psichedelici classici (LSD, psilocibina, DMT e mescalina), presentandone le proprietà farmacologiche, le differenze, le modalità d’assunzione e le implicazioni esperienziali. È stato anche introdotto il concetto di overriding biologico, ovvero l’influenza degli effetti acuti delle sostanze psichedeliche nei confronti del grado di attenzione, volontà e percezione ambientale del paziente che attenua la capacità modulante di set e setting, insistendo sull’importanza della dose come variabile più importante.

L’intervento di Mario Lorenzetti (formatosi alla scuola di Stanislav Grof) è stato dedicato alla Respirazione Olotropica come metodo esperienziale non farmacologico per accedere alle profondità della psiche e attivare processi di guarigione. Invece Alessandro Novazio (vicepresidente SISSC) ha introdotto il concetto di framing nel contesto dell’esperienza psichedelica, come integrazione alle modalità già consolidate di set e setting: una cornice invisibile ma indispensabile per attribuire senso all’esperienza.

La serata si è conclusa con la sessione di Sonorizzazione – shhh ROOM a cui ha preso parte un nutrito gruppo di persone. 

La seconda giornata di sabato è stata dedicata ad argomenti più specifici, a cominciare da Alessandro Gelao (consigliere di SIMEPSI, Società Italiana di Medicina Psichedelica, via video da Bari) che ha offerto un’analisi storico-epistemologica sulla dissonanza tra la psichedelia e il paradigma scientifico odierno, con particolare attenzione al legame tra fenomenologia dell’esperienza psichedelica e lo studio dell’ecologia della mente. Dopo alcune domande e risposte, Fabrizio Serrao ha illustrato l’ambito della cosiddette “esperienze cyberdeliche” in cui si utilizzano la realtà virtuale e le tecnologie audiovisive per indurre stati di coscienza  simili a quelli psichedelici ma senza assumere alcuna sostanza. Anche qui si è avuta una breve discussione in sala.

Nel pomeriggio, un intervento (Ricordi di un’estate acida) di Gilberto Camilla ha contrapposto la prima psichedelia statunitense anni ’60-’70, con caratteristiche socio-culturali di taglio alternativo e finanche rivoluzionario, al cosiddetto “rinascimento psichedelico” dell’ultimo ventennio, puntato piuttosto alle potenzialità psicoterapeutiche delle sostanze e all’approccio sostanzialmente imprenditoriale. Senza celare le critiche a quest’ultimo scenario, si è infine chiesto dove porterà effettivamente questo nuovo corso  e soprattutto se i vari soggetti che animano l’attuale offerta-domanda in merito siano davvero in buona fede o meno.

Ernesto Bosio si è poi concentrato su sciamanesimo e cerimonie, esplorando il potenziale trasformativo delle piante maestre, l’importanza del contesto cerimoniale e del radicamento comunitario. Invece Marco Maculotti (fondatore e direttore di AXIS MUNDI edizioni) si è addentrato sulle dinamiche relative alle visioni oracolari e ai viaggi oltremondani nella tradizione greco-romana.

Dopo una breve pausa, si è svolta la sessione conclusiva: una tavola rotonda con discussione aperta a tutti i presenti. Partendo da scambi sulle diverse definizioni semantiche nel contesto degli stati modificati si è poi passati a questioni più strettamente filosofiche, quali le differenze di paradigma tra “vecchia” e “nuova” psichedelia, il valore dell’indagine storica delle pratiche di modificazione della coscienza e le possibilità pratiche di sviluppo per la psichedelia nell’epoca contemporanea. 

Tavola rotonda SISSC 2025


Nel corso della discussione, sono state altresì avanzate diverse proposte, tra cui l’organizzazione di eventi periodici e situazioni operative aperte al pubblico (come il workshop sull’ipnosi e simili), oltre ad attivare gruppi di lavoro tematici. Pur se sempre basato sul volontariato e sull’autogestione, l’evento ha raggiunto il suo obiettivo primario: creare un’occasione di scambio e discussione su queste tematiche di ampia portata, e ribadire l’impegno della SISSC in tal senso – con l’intento di ampliare un dibattito pubblico che, a differenza di quanto accade in gran parte del mondo, in Italia rimane purtroppo latitante. 

 

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