siamo molto felici di comunicare che stiamo per mandare in stampa il n.24 della nostra storica rivista “Altrove” (18 Euro).
Trattandosi di pubblicazione a tiratura limitata, quasi on demand, se qualcuno desidera riceverne copia lo scriva per favore al nostro indirizzo e-mail: info@sissc.it oppure a quello dell’editore: redazione@nautilus-autoproduzioni.org.
La prenotazione ci è utile per stabilire orientativamente il numero di copie da stampare. Successivamente comunicheremo le indicazioni per l’acquisto.
Con grande piacere segnaliamo l’ultima opera di Michele Maino, intitolata “La foresta interiore”, edita da Anima Edizioni.
“Attraverso le molte anime del libro, un po’ diario di una profonda iniziazione allo sciamanesimo dell’Amazzonia, un po’ reportage naturalistico, un po’ manuale di botanica e un po’ saggio, l’autore porta il lettore per mano in un viaggio alla scoperta della cultura ancestrale della foresta, della medicina tradizionale, della mitologia, della magia e della natura incontaminata non senza un ricco corredo di aneddoti divertenti, curiosità e note di costume. Un itinerario dell’anima verso una dimensione più ampia dell’essere, dove i confini tra salute e malattia, bene e male, realtà e illusione si ridisegnano grazie anche a un sapiente contrappunto di temi spirituali e filosofici, citazioni e approfondimenti attraverso un puntuale e articolato apparato di note”. (dalla quarta di copertina).
E’ stato appena presentato l’ultimo lavoro del nostro collaboratore di lunga data Vincenzo Ampolo, intitolato “Epifanie della coscienza – Dissociazione e creativitá”, edito da iQuaderni del Bardo edizioni.
E’ ora possibile ordinare l’ultima opera del nostro infaticabile Gianluca Toro.
Autore: Gianluca Toro Titolo: Triptamine psichedeliche. Chimica, farmacologia ed effetti Edizioni: Avvicinamenti Autoproduzioni, Pinerolo Anno di pubblicazione: 2022 Costo: 20 euro, spese di spedizione incluse Per ordini: gianlucatoro@libero.it
ABSTRACT Le triptamine psichedeliche sono sostanze sia naturali (presenti in piante, funghi e animali) che sintetiche con impiego magico, ludico-ricreazionale, psiconautico, psicofarmacologico e psicoterapeutico. Per le sostanze psicoattive in generale, e per le triptamine psichedeliche in particolare, si possono individuare alcune caratteristiche essenziali che definiscono l’esperienza con tali sostanze, quali il set e setting, la cronologia degli effetti e le scale di valutazione. Dal punto di vista chimico-farmacologico, le proprietà di una molecola psicoattiva possono essere variate modificandone la struttura secondo il concetto di relazione struttura-attività. Tali proprietà possono essere mantenute invariate, intensificate oppure rese piú specifiche o piú durature.
Le triptamine psichedeliche considerate nel presente testo sono state suddivise nelle seguenti classi:
Triptamine sostituite solo sull’anello indolico N-Monoalchiltriptamine N-Dialchiltriptamine simmetriche N-Dialchiltriptamine asimmetriche N-Trialchiltriptamine Triptamine N-eterocicliche α- e β-Alchiltriptamine Triptamine solforate Triptamine alogenate.
Per ogni composto sono stati riportati, quando disponibili, i seguenti dati:
Nome chimico completo e abbreviato e nomi comuni Eventuale origine naturale Dosi, cronologia degli effetti e vie di somministrazione Confronto con altre triptamine psichedeliche Effetti fisiologici e psichici Resoconti di esperienze.
Infine, una tabella per ogni classe raccoglie i principali dati farmacologici che è stato possibile reperire, a confronto con quelli per la triptamina e N,N-Dimetiltriptamina (DMT) assunte come molecole di riferimento.
I dati riportati derivano dalla letteratura chimica, farmacologica, tossicologica e forense che è stato possibile consultare. Per alcuni composti i cui dati farmacologici ed esperienziali sono scarsi o inesistenti, si è fatto ricorso a quanto disponibile in un sito in rete specializzato che raccoglie informazioni sulle sostanze psicoattive (www.erowid.org). D’altro lato la ricerca psiconautica ha contribuito e contribuisce a una migliore conoscenza di queste sostanze, a cui anche la ricerca ufficiale attinge. Per i resoconti di esperienze sono stati scelti i piú significativi tra quelli ampiamente disponibili in letteratura, oltre che in rete. In definitiva si tratta di dati necessariamente incompleti, in quanto gli studi di sintesi e farmacologici e le autosperimentazioni sono in continuo sviluppo.
quello che segue é l’indice del prossimo numero di Altrove. Gli iscritti alla SISSC lo riceveranno gratuitamente, mentre chi non é iscritto ma fosse interessato puo’ prenotarne una copia facendo richiesta al nostro indirizzo e-mail: sisscaltrove@gmail.com
Buona lettura!
ALTROVE n. 22, anno 2021
1) Antonello Colimberti, Editoriale 2) Francesco” Bifo” Berardi, Neuro-estetica dell’inimmaginabile 3) Mark Fischer, Verso Acid Communism 4) Federico Battistutta, Un uscire multiplo 5) Federico Battistutta, Elogio dell’invisibile. Transiti, rêverie, reincanto 6) Federico Battistutta, Camminare nella visione. Frammenti di una teologia degli stati di coscienza 7) Claudio Naranjo, L’esperienza psichedelica alla luce della meditazione 8 ) Bruno Severi, Medium e sciamani: Evolution or Devolution? 9) Piero Coppo, Ma gli sciamani volano davvero ? E. De Martino e l’etnometapsichica 10) Gianluca Toro, ”Mondo del DMT”: valutazioni di realtà, realtà virtuale e universo calcolabile 11) Gianfranco Mele, Donne e droghe nella storia 12) Simone Capozzi, Avventure e disavventure di Mrs. Autocoscienza. La “dissoluzione dell’ego” ai tempi del Rinascimento Psichedelico 13) Maurizio Nocera, Qi Gong e Tarantismo. Il movimento libero, aspetti antropologici e terapeutici 14) Leopoldo Siano-Sushan Hyusnunts, musique, ce miroir de l’esprit…L’arte sonora di Éliane Radigue 15) Peter Webster, Marijuana e musica 16) Gilberto Camilla, Medea e Circe, le Signore del Pharmakon 17) Massimo Centini, Stregoneria e stati alterati di coscienza: separare il mito dalla realtà. Appunti per una ricerca 18) Gianni Suffìa, Una Cerva “inquietante”? Xka Pastora, Xi̱ta̱iníma̱ e rubios. 19) Riccardo Scotti, Estasi sacra come ribellione religiosa. Sincretismo nel “Male del Ballo” e iconografia del Barocco Andino 20) Psichedelia oggi. Intervista a Gilberto Camilla 21) Matteo Colombani, Inattualità della psichedelia 22) Elémire Zolla, Il culto del peyotl
Ringraziamo la casa editrice Nautilus per la grafica e la stupenda copertina firmata Allen Ginsberg
Segnaliamo volentieri l’ottimo testo del nostro socio Gianluca Toro:
“Alberi-fungo e funghi nell’arte cristiana. Origini e sviluppo di un’iconografia”
Autopubblicato, Avvicinamenti (Pinerolo), 2021. 500 pagine e circa 300 illustrazioni in bianco e nero (più di 100 di rappresentazioni fungine). Costo: 25 Euro (spese di spedizione incluse) Il libro è distribuito direttamente dall’autore. Inviare le richieste a: gianlucatoro@libero.it
Sinossi: “L’esistenza e il significato delle rappresentazioni fungine in generale (e dei cosiddetti alberi-fungo in particolare) nell’arte cristiana appare come un fenomeno sorprendente ed enigmatico. È una presenza sempre piú numerosa e sempre meno casuale, che giustifica una libera ricerca etnomicologica nell’ambito della cultura cristiana. La storia di questa ricerca è relativamente recente e risale agli ultimi 50 anni del ‘900. Essendo l’arte cristiana essenzialmente un’arte sacra, una rappresentazione fungina presente in quel contesto rimanderebbe, anche se non necessariamente, a una specie psicoattiva. L’effetto visionario ben si adatta alle tematiche dell’arte cristiana per le associazioni a cui dà origine, anche considerando che una sostanza psicoattiva può avere le caratteristiche di enteogeno, a indicare un’esperienza spirituale significativa, anche visionaria, sperimentabile a seguito della sua assunzione. Lo scopo della presente studio è stato quello di seguire l’origine e lo sviluppo iconografico di queste rappresentazioni, che hanno portato dall’albero all’albero-fungo stilizzato e all’albero-fungo vero e proprio, fino al fungo naturalistico passando per forme intermedie, tentando di definire il maggiore o minore grado di intenzionalità con cui l’artista intese rappresentarle e il messaggio associato. Gli elementi considerati sono rappresentati dalla morfologia, la rappresentazione di un eventuale effetto psicoattivo, il tipo di scena e l’ambientazione, le dimensioni relative e posizione e la relazione con altri elementi della scena stessa, mentre i significati ipotizzati sono quello iniziatico-esoterico, indicazione della rilevanza di una scena, di un personaggio, di certe qualità o di un’azione, morte e resurrezione, maligno-demoniaco, alimentare, naturalistico e decorativo e numerico. Le specie riconoscibili sono principalmente l’Amanita muscaria e la Psilocybe semilanceata, con prevalenza di quest’ultima, insieme ad alcune possibili rappresentazioni di specie di Panaeolus. Queste rappresentazioni deriverebbero da un contesto piú vasto, rappresentato da una tradizione micologica di tipo religioso, filosofico ed esoterico con origine nell’antichità, che la cultura cristiana assorbí ed espresse nell’arte. I soggetti rappresentati sono principalmente gli episodi biblici dell’Antico e Nuovo Testamento, perlopiú la Tentazione, Adamo ed Eva, l’Albero della Vita e gli episodi della vita di Cristo (Annunciazione a Maria, Natività, Annunciazione ai pastori, Miracoli, Zaccheo, Trasfigurazione, Entrata in Gerusalemme, Deposizione, Sepoltura, Resurrezione e Ascensione), oltre agli evangelisti, santi e le Tavole dei Canoni. In particolare la Tentazione, l’Albero della Vita, Zaccheo e l’Entrata in Gerusalemme sono quelli piú legati a una possibile interpretazione etnomicologica. A questi temi si può associare una serie di significati, anche compresenti, che ben si adattano agli effetti indotti da specie di funghi psicoattivi, in particolare il sogno, l’esperienza visionaria, spirituale o mistica, la conoscenza, l’idea di crescita spirituale, la manifestazione di poteri eccezionali e soprannaturali, la resurrezione, l’immortalità, l’idea di trasformazione e di rinnovamento, il contenuto di testi sacri e il paganesimo. La provenienza è prevalentemente europea e maggiormente da Germania, Francia e Italia, soprattutto per affreschi e miniature, mentre le opere in cui le rappresentazioni fungine sono piú diffuse sono le miniature, soprattutto tedesche. La datazione si situa prevalentemente tra XI e XIII secolo (soprattutto per le miniature), con esempi dall’arte paleocristiana e dal XIV, XV e XVI secolo e un caso possibile datato al XVIII secolo, ma già dal XIV secolo questo tipo di iconografia inizia a essere sempre meno presente”.